sabato 2 luglio 2011

Space Out (C) 2008 Binary Square, $0.99, iPhone iPad


Quanti sono i giochi clonati o in qualche modo, molto strettamente legati al famigerato Space Invaders di Taito? Forse sono più di quanto di riesca ad immaginare e non può essere diversamente, perchè possiamo considerarlo come il padre di tutti gli shooter, così come altri titoli videoludici di quell'epoca tra la metà e la fine degli anni settanta, come ad esempio Break Out di Atari. Due semplici concetti di gioco che Dan Bliss, sviluppatore di Binary Square ha deciso di riproporli, ma in un solo gioco, unendoli; così nasce Space Out. Gli alieni di Space Invaders ci sono proprio tutti, anche la nave madre che ogni tanto compare nella parta alta dello schermo, attraversandolo da un punto all'altro.
Doppio TAP e si parte!
 Gli invasiori spaziali questa volta non cercano di atterrare, ma restano nella propria posizione iniziale, muovendosi solo lateralmente. La novità è che non ci difenderemo dagli esseri spaziali con il canonico cannoncino, ma avremo un sfera energetica che non dovremo mai fare cadere, altrimenti perderemo una vita, colpendola con il nostro paddle in stile Break Out. Gli esserini monocromatici saranno disintegrati se colpiti dalla sfera, ma alcuni di essi si sono evoluti: possono essere dotati di uno schermo che proteggerà, solo una volta, il mal intenzionato invasore.
Come in ogni Arcade che si rispetti, avremo diversi power-ups da raccogliere, sottoforma di mattoncini con ben in vista una lettera, che ne indica le proprietà: il mattonicino indicante il numero "uno" o "due", aggiungerà una o due sfere alla notra inizialmente in dotazione.
Adesso ho la Power-Ball!
La lettera "L", allungerà il paddle, la "S", utilissima per non venire distrutti dai missili alieni, è una barriera che sarà in grado di resistere per parecchì attacchi. Altro elemendo utile è la power ball, lettera "P", aumentarà la potenza distruttiva delle sfere. Immancabile c'è anche il mattoncino da evitare, lettera  "R",  che ridurrà la dimenzione e l'efficacia delle sfere. Ogni volta che un'orda aliena sarà stata eliminata, si passerà al levello successivo, dove ci aspetterà una nuova formzione, disposta in modo sempre differente dalla precedente, pronta ad iniziare una nuova battaglia.



L'idea di unire due classici e mitici giochi degli anni settanta è davvero buona, la realizzazione grafica è impeccabile, così come il sonoro, che, come racconta Dan Bliss, sono stati realizzati, usando il SID del C64. La nota dolente è la longevità, nonostante l'aggiornamento alla versione 2.0 appena pubblicato, non si è tenuto conto di una cosa evidente: la bassa difficoltà, fa in modo che le partite abbiano una durata eccessiva, di conseguenza, dopo poco diventerà un po' noioso.





Presentation 89%
Bella e nostalgica schermata dei titoli, menu in perfetto classico stile arcade, con supporto GameCenter.

Graphics 88%
Sprite monocromatici, fondale monotematico e scanlines simulate. Retro.

Sound 87%.
Solo alcuni effetti sonori, una voce sintetizzata e una brevissima stucchevole musichetta  ti spediscono immediatamente all'interno dell'atmosfera anni settanta.

Hookability 96%
Due semplici e classici concetti di gioco, rendono Space Out, fortemente attraente, specialmente dei "vecchi" videogiocatori, immediatamente giocabile.

Lastability 57%
I troppi power-ups, rendono il gioco eccessivamente facile.

Value for Money 99%
Grafica e sonoro valgono molti impagabili ricordi.

Overall 69%.
Buon tributo ai mitici arcade della vecchia scuola, parzialmente rovinato dall'eccessiva facilità dei livelli, che rendono il gioco senza sorprese dopo poco tempo.