sabato 16 luglio 2011

Boxhead - The Zombie Wars © seantcooper.com/MEDL Mobile, $ 2.99, iPhone, iPod touch e iPad



Questa volta è davvero troppo! Non c'è davvero pace per il povero Jon Bambo. Oltre ad avere il nome molto simile ad un illustre ex Berretto Verde, svolge anche un lavoro molto simile. Jon è un mercenario, ma contrariamente a John, non gli viene mai proposto un contratto per una missione normale e tutte le volte che deve partire per una nuovo incarico, rimpiage di non dover andare a combattere in Vietnam, liberare priglionieri americani, scontrarsi con le forze dell'Armata Rossa e altri divertimenti di questo genere, ma tutto questo non è per lui (Qualcuno potrebbe avvisare Bambo che le guerre con i Sovietici sono finite da un pezzo?). La sua missione sarà quella di sconfiggere l'esercito dell'inferno e salvare il mondo dall'apocalisse. E' decisamente davvero troppo, ma come sempre, Bambo, accetterà, portando con se tutto il necessario per la buona riuscita dell'impresa: arnesi di lavoro adatti a spazzare via tutte le creature infernali.
Mummie! Ma non siamo in Egitto!

Vediamo nel dettaglio l'equipaggiamento del vecchio Jon: una pistola con proiettili inesauribili (come nella migliore tradizione dei telefilm made in USA), un potente fucile, una mitragliatrice U21, una minigun (sembra la stessa di che usava il più famoso John), un lancia-missili. Oltre a questo fornitissimo arsenale, sono indispensabili altri strumenti che ad un mercenario di tutto rispetto non possono mancare, come ad esempio un buona dose di esplosivo C4, granate, barili pieni di liquido altamente infiammabile ed esplosivo (benzina?), torrette da posizionare a terra con un mitrigliatore che spara in tutta autonomia, falciando le sfortunate creature infernali che si trovano nelle vicinanze.
Ogni battaglia del tipo uno contro tutti, certamente può avere dei momenti dove manca davvero poco per soccombere, quindi è il caso di proteggersi, costruendo delle barricate per impedire ai nemici di avvicinarsi troppo e se nel caso anche queste difese fossero insufficienti, allora non resta che chiedere aiuto via radio al comando. In pochi istanti una potente bomba verrà sganciata da un aero proprio nell'area dove è presente in nostro eroe, eliminando tutti, proprio tutti gli avversari.
Come detto, la pistola, ha colpi infiniti, ma potrà sparare un solo colpo alla volta ed è anche l'arma iniziale in dotazione, tutti il resto dell'arsenale lo dobbiamo guadagnare nel proseguo del gioco. Falciando gli zombie ed il loro allegri amici, a volte, lasciranno a terra un dado nero, che raccolto aggiungerà nuove armi o se già possedute, ne aumenterà la scorta o la capacità offensiva.


Troppo caldo da queste parti...
Prima di gettarsi nel pieno dell'azione è necessario selezionare l'mbientazione tra sei possibili mappe, in tre di esse il paesaggio è gradevole, sono presenti erba, alberi e rocce, nelle altre tre, invece, siamo all'inferno, dove la vegetazione è morta e tutto ha un'aspetto davvero sinistro. Jon Bambo è un grado di muoversi per tutta l'aerea di gioco, attenzione ad alberi e rocce, perchè andranno aggirati, altrimenti si perderanno istanti preziosi, in quanto il mercenario si bloccherà contro questi ostacoli e gli zombie sono sempre in attesa di un nostro errore, pronti a portare all'inferno l'anima di Bambo. E' comunque possibile abbattare le  vegetazione ed sgretolare le pietre, liberando il passaggio, scaricandogli contro una buona dose di proiettili. Stessa trattamento sarà riservato per i soldati dell'esercito dell'inferno, composto da zombie, mummie e demoni, ogniuno avrà delle proprie caratteristiche: gli zombie bianchi sono lenti e si possono facilmente uccidere, mentre quelli rossi, appena sentiranno l'odore di carne umana, (in questo caso c'è solo un umano: il povero Jon), inizieranno a correre verso l'agognata preda cercando di mangiarla. Gli zombie neri possono camminare nel sottosuolo, spundando dalla terra all'improvviso, le mummie sono piuttosto resistenti ai proiettili, i demoni sono letali: sputeranno dalle fauci una lingua di fuoco, da evitare accuratamente. Jon perderà parte della sua energia vitale, indicata da una barra verde posta al di sopra della testa, se entrerà in contatto con uno zombie o con il fuoco dei demoni, ma tutto non è perduto: il dado nero lasciato dagli zombie colpiti, oltre alle armi, potrà anche regalare un po' di energia vitale supplementare o rigenerarla completamente.

L'ingresso dell'inferno.
 I punti guadagnati colpendo uno zombie o altro essere, saranno moltiplicati per il numero indicato sotto il punteggio corrente, nella parte in alto a destra dello schermo. Il moltiplicatore aumentare di una unita ogni volta che colpiremo in rapida successione i nemici, decrescerà sempre di una unità  quando non colpiremo nessuno perchè impegnati ad esempio a disseminare il terreno di C4 o altre attività ricreative simili. Il gioco termina quando Jon avrà esaurito tutta la sua energia della sua unica vita. Jon Bambo, benvenuto all'inferno!
BoxHead, è la conversione per iPhone di un famoso gioco Flash, giocabile via web. Più precisamente questo è il quinto "episiodo" della serie iniziata nel 2006. La verione per iOS ha mantenuto abbastanza bene le caratteristiche principali dell'originale, ma risulta inferiore alle aspettative per quanto riguarda l'azione di gioco, ma alla fine, pur mancando completamente la parte audio (opinabile scelta dettata dal fatto di mantenerlo il più possibile simile all'originale) risulta essere un discreto dual shooter e di tanto in tanto è sempre piacevole farsi una partita sterminando zombie.





Presentation 58%

Controlli non sempre perfetti, scelta tra Tilt e Vpad. Impossibilità di vedere il proprio record se non si rientra tra i primi venticinque della classifica mondiale. Schermate di presentazione e menu essenziali, ma comodi, tre livelli di difficoltà e sei mappe selezionabili.

Graphics 88%

Sprites simpaticamente poligonari, mappe colorate e ben disegnate.

Sound 9%

Solo qualche effetto sonoro nella media, niente di più. 

Hookability 88%
 
I fans dei giochi dual shooter e del gioco originale, saranno agganciati all'istante.

Lastability 68%

Noiosi i primi 10-12 livelli, poi il gioco si fa duro..
Peccato non poter vedere il proprio punteggio migliore salvato localmente.

Value for Money 58%

Prezzo un po' troppo sopra la media, per non essere un'applicazione universale.

Overall
67%

Discreto dual shooter, buona conversione dalla versione Flash, ma attraente solo per appasionati del gioco originale..



giovedì 14 luglio 2011

Speciale: Elite System Ltd




Questo articolo fu scritto qualche anno fa, per Progetto Zzap! Italia (http://www.zzap.it/) sito gestito da DarkJ, (ex collaboratore ai tempi di Zzap!Raine), dove sono presenti le scansioni della mitica ed immortale rivista Zzap! in versione italiana.


Elite System
di Zaxxon1

Elite è stata una delle software house di maggior successo ai tempi d’oro del C64 e Amiga, i titoli di maggior successo che subito vengono in mente sono i mitici Ghost’n Goblins, Bomb Jack, Buggy boy, 1942 e Spece Harrier. Oltre alle conversioni arcade, hanno pubblicato una numero elevato di giochi originali. Ma che fine ha fatto questa società dopo la chiusura di Commodore?
Posso dirvi che è viva e vegeta, grazie ad una serie di accordi e collaborazioni sempre indovinate, che le hanno permesso di superare indenne la fine di Commodore. Credo che la chiusura della società tedesca sia quasi paragonabile all’evento che ha portato all’estinzione dei dinosauri sulla Terra. Solo chi ha saputo adattarsi alle nuove esigenze di mercato è riuscito ad andare avanti, sono decisamente pochi i sopravvissuti e tra questi c’è Elite systems Ltd.
Attualmente la casa Britannica è specializzata in giochi per telefoni cellulari, palmari e console Nintendo.
Tra i titoli riproposti spiccano sugli altri i classicissimi Bomb Jack e Frank Bruno’s Boxing.
Andiamo per ordine con un breve accenno alla storia e i colpi messi a segno.


L’azienda nasce nel 1984, in Inghilterra, inizialmente pubblicando e programmando giochi per ZX Spectrum Sinclair e Commodore 64.

Uno dei primi giochi Elite: Airwolf
Nello stesso anno, pubblicò Airwolf, famosissimo gioco tratto da una serie televisiva Statunitense. Alla guida di un elicottero (Airwolf, appunto) , la missione è quella di liberare cinque scienziati tenuti prigionieri in una base piena di insidie situata sotto il deserto dell’Arizona. Fu un successo: oltre 300.000 copie vendute. Questo titolo contribuì al riconoscimento di miglior software house britannica dell’anno nell’ambito dell’intrattenimento per home computer.

Due anni più tardi, Paperboy fu votato come gioco dell’anno, anche se ricordo che Zzap! Non fu particolarmente magnanimo nella valutazione di questo gioco.
Paperboy, convertito da un’arcade, ci vede alla guida di una bicicletta per le strade di un quartiere americano, evitando i numerosi ostacoli presenti (automobili, persone, falciatrici e altro ancora), si devono distribuire quotidiani, lanciandoli, davanti alla porta d’ingresso delle abitazioni.
La schermata di presentazione di Paperboy
Nel 1990 iniziò la produzione di software per la console NES che in quegli anni ebbe un grandissima diffusione. Elite fu tra le prime aziende europee a stipulare un contratto con Nintendo, aggiungendo un’altra importante opportunità di vendita dei propri prodotti.
Un esempio della bontà dell’accordo con Nintendo è Striker (1994), splendida simulazione calcistica, sviluppata in collaborazione con Rage Software Ltd., esclusivamente per NES. Fruttò oltre 6.000.000 di sterline alle casse della Elite, con 200.000 copie vendute.
Nel 1995, Elite raggiunse un altro importante accordo con il colosso Sony, per lo sviluppo e pubblicazione di software per Playstation (prima società europea in assoluto).
Un famoso titolo per Playstation, poi sviluppato anche per PC, fu Test Drive: Off-road (1996/1997), realizzato da Motivetime, società di proprietà Elite, venduto sotto l’etichetta Accolade Inc. (attualmente incorporata nel gruppo Infogrames). Il risultato di questa operazione commerciale fu incredibile: 800.000 copie vendute e oltre 1.000.000 di Dollari per Elite/Motivetime.
Test drive, come è facilmente intuibile, è una simulazione di guida: a bordo di grossi fuoristrada, si percorrono varie piste, cimentandosi in numerose gare.
Nella scia di Test Drive, nel ’98, in collaborazione con Peugeot, uscì un altro gioco di simulazione automobilistica, sempre programmato da Motivetime.
Seguirono dal 1998 al 2000 titoli per PC, ancora simulazione di guida, come: Grand Touring e Ford Racing, in collaborazione con Kumyang Co Ltd per Grand Touring e Ford ovviamente per Ford Racing.
Chiuso il discorso automobilistico, lo scorso anno, per Elite ci fu un ritorno al passato: rinnovo del contratto con Nintendo per la commercializzazione di giochi per Game Boy Advanced. Ecco un altro geniale colpo di questa azienda: perché non riproporre i grandi classici come Bomb Jack su GBA? Detto, fatto! Rinnovato il contratto con Tecmo Ltd e da Gennaio 2002 ecco nuovamente riproposto l’eroe mascherato per la console palmare di Nintendo in una nuova versione denominata Bomb Jack World (in realtà di nuovo c’è solo il titolo).
BJW contiene tutta la trilogia, ovvero Bomb Jack, Bomb Jack Mighty e Bombjack Twins.
Oltre alla versione per GBA, esiste anche per i palmari Compaq e Palm.
Bombjack in versione "portatile"
Attualmente esistono due sedi: una a Burntwood in Inghilterra (Europa e Asia) ed una a Fremont California (nord e sud America).
Parlando di Elite non posso non citare alcuni titoli passati alla storia (esagero, diciamo famosi) divisi per categorie.
Jump’n’ run: Beond the ice place, Bomb Jack, Bomb Jack II, Dragon’s Lair (Software project la versione per C64), Ghost’n Goblins, Gremlins 2, Mighty Bombjack, Thundercats.
Shoot’em up: 1942, Airwolf, Commando, First Strike, Ikari Warriors, Sigma 7, Space Harrier,
Stetegy: Batty
Race: Boggy boy, PaperBoy.
Action: Critical Mass.
Sport: Frank Bruno’s boxing, Passing shoot.

Jet Set Willy
Aggiornamento:
Attualmente con Elite ripropone vecchie glorie del passato che "giravano" su ZX Spectrum per i sistemi iOS, come iPhone e iPad.  Alcuni titoli attualmente disponibile su iTunes:


Per l'elenco completo è sufficiente andare qui Elite-systems-ltd





lunedì 11 luglio 2011

Jersey GTL © 2011 MEDL Mobile, Inc., $ 0.99, iPhone e iPad



Il periodo estivo si avvicina, sole, spiagge, mare, divertimenti...Avete mai preso in considerazione di passare le vostre preziose (e desiderate per un lungo intero anno) vacanze in una località di mare dove il divertimento e l'esagerazione sono la normalità? Bene, allora il consiglio è quello di prenotare un biglietto aereo e volare direttamente nel New Jersey, prendete una stanza di un albergo vicino al lungomare e quando la notte scende, uscite e scatenatevi, in locali trasgressivi, discoteche alla moda, feste esclusive. Tutto quello che desiderate è li davanti ai vostri occhi. Attenzione, prima di buttarvi nella notte del New Jersey, curate il vostro aspetto fisico, non uscite dalla stanza se non siete perfetti: intendo proprio perfetti! Dovete essere abbronzati, muscolosi, abiti appena ritirati dalla lavanderia e i capelli appena tagliati con una buona dose di gel. Cosa dite? Sì, capisco, certo, non è per voi questa vacanza...Va bene, però la possibilità di essere per qualche minuto un personaggio da Jersey Shore esiste davvero, basta semplicemente lanciare l'applicazione dell'ultimo gioco di MEDL Media: Jersey GTL, chiaramente ispirato al famoso e criticato show televisivo di MTV, quest'anno le puntate sono state registrate in Italia a Firenze.

The Situation!

Come dicevo, ci si deve mettere nei panni di un vero tamarro italo-americano e dirigersi dove la festa impazza, percorrendo a piedi il lungomare, il più velocemente possibile. Il piccolo Guido, cammina da sinistra verso destra, senza fermarsi mai, possiamo dirigerlo solamente in su e giù, toccando le frecce direzionali poste nella parte bassa a destra dello schermo.

Durante il percorso, incontreremo vari personaggi da evitare, pena la fine del gioco: il proprio capo del negozio di magliette dove il nostro Guido lavora durante il giorno (Guido non è il nome proprio del personaggio che controlliamo, ma un nomignolo usato negli USA per etichettare in generale gli italo-americani), soggetti muscolosi poco raccomandabili pronti alla lite e le "granate", simpatica, si fa per dire,metafora per indicare ragazze per nulla attraenti che pronte a rovinarci la vita.

Yeah! Sono invincibile! Fatti sotto!!
Durante la la marcia sul lungomare, troveremo anche ragazze ammaliate dal nostro invidiabile aspetto fisico, riconoscibili per il loro gesto di esultanza appena ci scorgono e dal fisico perfetto. Queste ragazze, se “toccate” con il nostro Guido, ci regaleranno oltre ad un breve momento d'amore, un bonus di 150 punti. Questo aspetto del gioco è definita "The situation", così come nello show, dove le ragazze offriranno ben altro e non certo 150 punti...Un altro modo per incrementare il punteggio è quello di raccogliere gli oggetti disseminati lungo tutto il percorso, come catene d’oro con crocifisso, pezzi di pizza e bottiglie di birra. Ogni oggetto vale 50 punti.

La filosofia di vita del nostro personaggio, oltre a praticare vita notturna, è riassumibile in un acronimo: G.T.L., Gym, Tan e Laundry. Ogni volta che incontreremo una palestra, un centro abbronzante e una lavanderia, potremo entrare e ricevere 250 punti, ma cosa ben più importante, la palestra renderà per un breve periodo di tempo assulutamente invincibili, così potremo andare contro a tutti brutti ceffi e al proprio capo, ottenendo 300 punti, ma li perderemo se ci imbatteremo in una “granata”. In alto a destra è presente una barra indicante il proprio livello di abbronzatura, che decrescerà con il passare del tempo, di conseguenza sarà necessario entrare in un centro abbronzante, se diventeremo troppo pallidi, saremo impresentabili ed il gioco avrà fine. La lavanderia non ha alcun effetto, diretto sul gioco, serve solo a guadagnare punti.

A questo punto, c'è solo una casa da dire:
Stira la tua maglietta e lucida le tue scarpe noi stiamo calpestando il lungomare!”


Sarò abbronzatissimo, yeah!



Personalmente detesto lo show televisivo per i suoi bassi contenuti, ma questo è un discorso a parte. GTL Jersey, invece è molto ironico, con un gamplay semplice, divertente e coinvolgente. La grafica ed il sonoro svolgono un ruolo importante, rendendolo decisamente attraente per il suo stile retro: sembra appena uscito da una console Nintendo a 8 bit. Indipendentemente che piaccia o meno lo show televisivo GTL Jersey è un buon prodotto, combina elementi di un tradizionale platform a scorrimento laterale con elementi tipici di un "surivival", con l'obbligo di mantenere costante l'abbronzatura e l'ncalzante ritmo di gioco che aumenta nel proseguo del gioco.












Presentation 69%

Schermo dei titoli retro, comandi precisi ed istruzioni illustrate. Classifiche online con OpenFeint dei punteggi migliori.

Graphics 91%

Sembra di giocare con una NES! La grafica a 8-bit è bellissima.

Sound 82%

Bella colonna sonora che si ripete per tutto il gioco, effetti sonori alla SuperMario.

Hookability 97%

Fortemente attrattivo, non tanto per il titolo, ma per la grafica superlativa, l'aspetto retro ed l'immediata giocabilità.

Lastability 83%

la vecchia scuola non sbaglia mai: stesso schema di gioco che si ripete, diventanto sempre più difficile, per totalizzare il punteggio più alto, ma sempre coinvolgente.

Value for Money 99%

Prodoto ben realizzato, che vale certamente almeno un dollaro!

Overall
89%

Grande platform, con l'aspetto di un gioco per NES. Divertente e giocabile.



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domenica 10 luglio 2011

BattleSquadr1 © 1989-2011 Cope-Com, $ 1.99, iPhone, iPod touch, iPad.



Data astrale 10.10.2.7.24 sistema stellate IU2.
Una guerra che ormai dura da secoli è in atto tra la flotta di difesa della Terra (E.F.D.) e l'impero dei Barrax, una specie spietata, con un unico scopo: dominare l'universo.
Due Comandanti della Difesa Terrestre, Lori Bergin e Barry Mayers, erano di ritorno da una missione di ricerca sulle più recenti tecnologie Barrax e di annientamento di ogni forma di vita nemica sul pianeta Urania, quando improvvisamente un gigantesco incrociatore Nova si materializza dietro di loro, prendendoli presumibilmente in ostaggio con la loro nave, nascondendoli sul pianeta Terrainia.
Durante l'ultima trasmissione radio del comandante Mayers e del comandante Bergin, molto disturbata, parlavano di capacità di diventare invisibili per un certo periodo di tempo, riferendosi alle navi spaziali nemiche, poi un raggio luminoso li stava trascianando a bordo....Fine trasmissione.



La missione codice C61-178DE ti è stata assegnata, devi trovare e portare a casa i comandanti catturati con la loro nave stellare. Lo scanner della E.D.F. segnala la presenza di un'enorme oggetto che si sposta sul pianeta Terrania.  Buona fortuna.

Battle Squadron One è un classico Shooter a scorrimento verticale, ambientato su un pianeta ostile, dove si combattono le forze dell'impero Barrax, pilotanto una nave stellare, sorvolando la superficie del pianeta, distruggento tutto quello che si incontra e recuperando armi lasciate dai nemici distrutti.
La dotazione iniziale è piuttosto misera: un poco efficace laser e solo tre "Nova missili",  una sorta di missili rotanti che, quando attivati, creano una barriera impentrabile attorno alla nostra nave, distruggendo ogni cosa che verrà a contatto con questo vortice, come navi aliene in volo o basi, cannoni e carri lancia missili presenti sulla supercie di Terrania.  I missili Nova addizionali, sono ottenibili colpendo l'ultima nave aliena che apparirà nella formazione, in stile Centipede, composta da quattro unità, nella parte alta dello schermo, mentre il potenziamento dell'arma principale, lo si ottiene abbattendo un lento ma resistentissimo cargo Barrax, che lascierà fluttuare nell'atmosfera un contenitore cangiante. Ogni colore corrisponde una determinata arma. Raccogliendo più volte lo stesso colore, l'arma diventerà sempre più letale per i malcapitati nemici.
In totale il gioco prevede quattro tipi di armi potenziabili, ma se perderemo una vita, continueremo ad avere l'arma posseduta prima di essere stati abbattuti, ma sarà meno potente, complicando fortemente il gioco, fino a quando non troveremo un nuovo upgrade o una nuova arma.

Proseguendo nella battaglia, ad un certo punto, c'è la possibilità di spostare lo scontro nel sottosuolo del pianeta, entrando in un condotto, ampiamente segnalato con l'indicazione:"Enter here", direttamente con la propria navicella. Prima di proseguire, riceveremo un bonus punti, per ogni vita risparmiata e per ogni "X" raccolta, che apparirà ogni volta che distruggeremo un cannone posizionato sul suolo di Terrania. Terminata la fase sotterranea, si tornerà in superficie, non prima aver duellato con un grosso e agguerito boss.
La missione avrà successo e finalmente i comandanti Lori Bergin e Barry Mayers potranno essere liberati, se riusciremo a sconfiggere tutti i quattro boss di questo shooter a 16 bit, ma l'impresa sarà dannatamente ardua.
Le indicazioni presenti sullo schermo di gioco sono classiche, punteggio corrente, in alto a sinistra e Hi-Score sulla stessa linea del punteggio, ma al centro dello schermo, tipica disposizione della vecchia scuola dei giochi Arcade. Immediatamente sopra il punteggio, indicate da piccole icone rappresentanti delle navi stellari, possiamo vedere il numero vite rimaste, nell'angolo in basso a sinistra il numero di missili Nova residui.
Prima che iniziate a giocare, ricordate le parole di Bergin e Mayers poco prima della cattura: alcuni nemici hanno la capacità di rendersi invisibili per un certo periodo di tempo, quindi tenete gli occhi ben aperti, perchè queste navi Barrix, vi piomberanno addosso senza pietà e senza che riuscirete a
capire cosa vi ha colpiti.


Missione C61-178DE: che il massacro a 16 bit abbia inzio, non deve restare nemmeno l'ombra di un Barrix su tutto il pianeta Terrania.

BattleSquadron One è davvero pazzesco! Ogni pixel che lo compone, ha percorso un lungo viaggio nel tempo: sviluppato nel 1989 per Commodore Amiga da Cope-Com, è arrivato ai nostri giorni, inalterato su iPhone e iPad!  Una conversione impeccabile, un gioco che tiene incollati allo schermo di vetro delle periferiche di casa Apple.
Non parlerei di un salto nel passato, ma di un ritorno al futuro. Chi ha posseduto questo gioco nella sua originale versione a 16 bit, non potrà che essere sorprendentemente entusista di questa conversione. Consigliato a tutti gli shooter-maniaci, in modo particolare a quei giocatori che hanno apprezzato giochi come Terra Cresta e Terra Force di Nichibutsu.







Presentation 98%

Tre tipi di comandi selezionabili, tre livelli di difficoltà, opzioni audio per musica ed effetti sonori, storia introduttiva, tre schermate nella sezione "How to play", "Demo mode" in stile arcade, tabella dei punteggi integrata con Game Center, possibilità di giocare a schermo pieno, dimentico qualcosa? Sì: nel prossimo aggiornamento ci sarà la possibilità di giocare in due!

Graphics 94%

Sprites e fondali ben realizzati, scrolling e animazioni fluide dettagli ed effetti grafici di qualità, come ad esempio l'effetto invisibilità delle navi Barrix.

Sound 89%

Sonoro tipico degli arcade di fine anni 80, buona varietà in generale e ottimi effetti sonori. Un po' ripetiva la musica durante il gioco.

Hookability 97%

Giocabile, immediato, personalizzabile ed irresistibilmente retro.

Lastability 92%

Prima di riuscire ad imparare quali armi usare e in quale situazione, ci vorrà tempo. I tre livelli di difficoltà assicurano una certa longevità.

Value for Money 99%

Nel 1989 costava molto di più!

Overall
95%

Una conversione impeccabile di un grande shoot'em up.






La recensione di Zzap!
Febbraio 1990.


zzap Issue 058 Page 075




      

sabato 2 luglio 2011

Space Out (C) 2008 Binary Square, $0.99, iPhone iPad


Quanti sono i giochi clonati o in qualche modo, molto strettamente legati al famigerato Space Invaders di Taito? Forse sono più di quanto di riesca ad immaginare e non può essere diversamente, perchè possiamo considerarlo come il padre di tutti gli shooter, così come altri titoli videoludici di quell'epoca tra la metà e la fine degli anni settanta, come ad esempio Break Out di Atari. Due semplici concetti di gioco che Dan Bliss, sviluppatore di Binary Square ha deciso di riproporli, ma in un solo gioco, unendoli; così nasce Space Out. Gli alieni di Space Invaders ci sono proprio tutti, anche la nave madre che ogni tanto compare nella parta alta dello schermo, attraversandolo da un punto all'altro.
Doppio TAP e si parte!
 Gli invasiori spaziali questa volta non cercano di atterrare, ma restano nella propria posizione iniziale, muovendosi solo lateralmente. La novità è che non ci difenderemo dagli esseri spaziali con il canonico cannoncino, ma avremo un sfera energetica che non dovremo mai fare cadere, altrimenti perderemo una vita, colpendola con il nostro paddle in stile Break Out. Gli esserini monocromatici saranno disintegrati se colpiti dalla sfera, ma alcuni di essi si sono evoluti: possono essere dotati di uno schermo che proteggerà, solo una volta, il mal intenzionato invasore.
Come in ogni Arcade che si rispetti, avremo diversi power-ups da raccogliere, sottoforma di mattoncini con ben in vista una lettera, che ne indica le proprietà: il mattonicino indicante il numero "uno" o "due", aggiungerà una o due sfere alla notra inizialmente in dotazione.
Adesso ho la Power-Ball!
La lettera "L", allungerà il paddle, la "S", utilissima per non venire distrutti dai missili alieni, è una barriera che sarà in grado di resistere per parecchì attacchi. Altro elemendo utile è la power ball, lettera "P", aumentarà la potenza distruttiva delle sfere. Immancabile c'è anche il mattoncino da evitare, lettera  "R",  che ridurrà la dimenzione e l'efficacia delle sfere. Ogni volta che un'orda aliena sarà stata eliminata, si passerà al levello successivo, dove ci aspetterà una nuova formzione, disposta in modo sempre differente dalla precedente, pronta ad iniziare una nuova battaglia.



L'idea di unire due classici e mitici giochi degli anni settanta è davvero buona, la realizzazione grafica è impeccabile, così come il sonoro, che, come racconta Dan Bliss, sono stati realizzati, usando il SID del C64. La nota dolente è la longevità, nonostante l'aggiornamento alla versione 2.0 appena pubblicato, non si è tenuto conto di una cosa evidente: la bassa difficoltà, fa in modo che le partite abbiano una durata eccessiva, di conseguenza, dopo poco diventerà un po' noioso.





Presentation 89%
Bella e nostalgica schermata dei titoli, menu in perfetto classico stile arcade, con supporto GameCenter.

Graphics 88%
Sprite monocromatici, fondale monotematico e scanlines simulate. Retro.

Sound 87%.
Solo alcuni effetti sonori, una voce sintetizzata e una brevissima stucchevole musichetta  ti spediscono immediatamente all'interno dell'atmosfera anni settanta.

Hookability 96%
Due semplici e classici concetti di gioco, rendono Space Out, fortemente attraente, specialmente dei "vecchi" videogiocatori, immediatamente giocabile.

Lastability 57%
I troppi power-ups, rendono il gioco eccessivamente facile.

Value for Money 99%
Grafica e sonoro valgono molti impagabili ricordi.

Overall 69%.
Buon tributo ai mitici arcade della vecchia scuola, parzialmente rovinato dall'eccessiva facilità dei livelli, che rendono il gioco senza sorprese dopo poco tempo.