domenica 23 ottobre 2011

Lo schermo dei titoli, davvero retro.
Chi non ha mai sentito da bambini raccontare un favola dove il prode cavaliere, dovrà conquistare una principessa, tenuta prigioniera in un castello, sorvegliato da un terrificante drago. La storia finisce sempre con il drago morto e cavaliere e principessa che vivranno per sempre felici e contenti. A volte le cose non sono proprio come appaiono. In Dragon Panic, non abbiamo nessun prode cavaliere, anzi è un vero e proprio codardo, così codardo che nemmeno appare per tutta la durata del gioco e nemmeno sappiamo il suo nome. Ad essere onesti non vedremo nemmeno la principessa, ma vi assicuro c'è, segregata in qualche stanza segreta del castello in attesa del suo eroe.
Attenda alle zampe Berny, la lava è calda!
Il cavaliere non è un'eroe, la principessa è nascosta in un posto segreto, quindi non resta che aiutare il drago. Ma che razza di favola è? Comunque sia, non è importante, ma comunque il nostro compito è quello di dover guidare il drago e respingere gli attacchi del cavaliere codardo. Nella stanza sopra quella in cui si trova il drago, il meschino cavaliere lancerà contro di esso numerosi oggetti, facendoli precipitare direttamente dal soffitto, con l'intento di colpirlo e metterlo fuori gioco o di far crollare il pavimento di petra sotto le zampe del temuto e terribile drago. Pioveranno dall'alto rocce, scudi, bombe, teschi, spade, asce e lance ed altro ancora.



Adesso sei propio nei guai!
Il drago, come tutti sanno, può sputare palle di fuoco, nel tentativo di incenerire ed impedire di far arrivare a terra o di essere colpito dagli oggetti. Nel caso venissimo colpiti da uno qualunque degli oggi il gioco terminerà, invece se cadranno a terra, provocheranno danni al pavimento, che potranno essere più o meno gravi in base a cosa cadrà. Cosa peggiore, sotto al pavimento in pietra, c'è un bel lago di lava incandescente. Bombe, scudi e bombe sono altamente distruttivi, creando delle buche, che impediranno il movimento del drago, che per stranamente non è capace di saltare e nemmeno di volare, può solo muoversi camminando o correndo a destra e sinistra, ma stando sempre con le zampe a terra. Colpendo i teschi, oltre ad ottenere punti, come per ogni oggetto distrutto, avremo un effetto negativo, per un certo periodo di tempo, sulle palle di fuoco sparate dal drago. Tutti gli oggetti che cadono sono pericolosi se colpiscono il draghetto, ma alcuni possono essere utili, come le pozioni.
Il pipistrello! Mancato! Sarà per la prossima volta.
Incenerendo le pozioni rosse, avremo un'effetto smartbomb, lo schermo sarà ripulito istantaneamente da ogni pericolo. Le pozioni verdi renderanno il drago invincibile per un breve tempo, quelle blu ricostruiranno una pietra mancante, precedentemente distrutta, del pavimento.
Qualche volta apparirà un pipistrello, che volerà allegramente da destra a sinistra o viceversa, nella parte alta della stanza del castello, abbatendolo, riceveremo un bonus punti. Prima di iniziare il gioco è possibile scegliere con quale personaggio giocare: Blaze è il draghetto verde invece Berny è il drago femmina, di colore rosa.

Dragon Panic è un gioco semplice, dove è necesssario resistere il più possibile totalizzando il maggior numero di punti. Nonostante la sua semplicità, non ci sono ne nuovi livelli ne altre schermate di gioco, ma sono presenti caratteristiche che rendono avvincente e aggiungono un po' di varietà, come le pozioni che spesso ci salvano da situazioni difficili ed il pavimento che può sgretolarsi sotto le zampe del drago limitandone i movimenti. Forse l'azione di gioco non è sufficientemente veloce, anzi è piuttosto lenta, ma alla fine è un gioco gradevole, anche per la simpatia che infondono i draghetti che non hanno nulla da invidiare ai quello più famosi di Taito. Infine, l'aspetto grafico generale ricorda molto i vecchi arcade per C64. Se si cerca un gioco divertente, poco impegnativo dall'aspetto retro, Dragon Panic è sicuramente un titolo da prendere in considerazione.  





sabato 22 ottobre 2011

Zzap!Test: Space Junk



Ripuliamo lo spazio da questi rottami!
Immaginate di viaggiare all'interno di un razzo spaziale e di essere trasferiti ad alcune migliaia di kilometri al di fuori dell'atmosfera terrestre. Una volta giunti ad una distanta di circa metà tra Terra e Luna, guardando fuori, dovrebbe esserci un panorama spettacolare e silenzioso. Potremo osservare la Terra da una posizione unica, privilegiata, in un punto dove in pochi possono raccontare di essere stati, vedendo il nostro pianeta di un bel colore azzurro intenso, riuscendo a vedere interi continenti e gli oceani. Volgendo lo sguardo nel lato opposto, verso la luna, si può scorgere nitidamente nella sua parte illuminata dal Sole, la superficie segnata dai crateri e spingendoci ancora più in la, si potrà vedere tutto il sistema solare, con i suoi pianeti, satelliti e un'infinità di stelle. Dovrebbe essere qualcosa di sensazionale, ma non è così. L'uomo è riuscito a riempire lo spazio di spazzatura, non contento di aver deturpato il proprio pianeta, ha pensato bene di inquinare oltre ogni limite, anche lo spazio, con satelliti non più funzionanti, vecchi razzi

spaziali ormai in pensione da decenni e chissà cos'altro ancora. La soluzione? Niente di più facile: mandare nello spazio una specie di spazzino, con una tuta da astronauta, una pistola laser e uno zaino con razzi incorporati per poter permettergli lo spostamento in ogni direzione voluta. Il suo compito è facilmente intuibile: a colpi di laser, dovrà disintegrare ogni genere di rottame in orbita attorno ai pianeti del sistema solare, facendo attenzione a non essere investito dai rottami vaganti generati dall'esplosione della spazzattura. Ora non resta che selezionare la persona giusta per questo compito. Presto fatto:"C'è qualche volontario per questo lavoro? No, non tu, quello dietro! Sì, esattamente, dico a te!
Complimenti, sei appena stato scelto per questa missione, devi essere orgoglioso di poter rendere un servizio così prezioso e di alta responsabilità. Torneremo a prenderti a lavoro ultimato, non impiegare troppo tempo: le ore straordinarie non ti saranno pagate". Ora abbiamo il nostro eroe da spedire nello spazio. E' sorprendente vedere quanti inutili oggetti fluttuanti possiamo trovare nel cosmo ed il lavoro di pulizia non sarà certo tra i più agevoli, anche perché, abitanti di altri mondi sconosciuti, verranno presto a farci visita a bordo di dischi volanti, con intenzioni tutt'altro che amichevoli. Possiamo capirli, forse sono impauriti e sconcertati nel vedere un'essere alieno armato che spara all'impazzata contro inermi strutture metalliche. Comunque sia, i dischi volanti cercheranno di investire l'astronauta spazzino, che per ricambiare la cortesia, dovrà aprire il fuoco contro i visitatori, disintegrandoli, prima che possano sparare per primi o, come detto, entrare in collisione, con nefaste conseguenze per il malcapitato operatore ecologico. Il disco volante è in grado di resistere a diversi colpi di laser, ma una volta distrutta la sua barriera protettiva, diventa vulnerabile.
Distruggendolo, rilascerà una cassetta degli attrezzi (presa chissà dove),  dopo averla raccolta, darà alcuni potenziamenti temporanei all'astronauta, come ad esempio la possibilità di incrementare la capacità di fuoco o una proteggersi con una barriera di energia o dotarlo di un forte magnetismo che attirerà su di se le chiavi rilasciate dai vari oggetti distrutti a colpi di laser (quelle per avvitare o allentare bulloni, per intenderci, per i più tecnici: chiavi a forchetta doppia). Ogni cosa presente sullo schermo colpita, si ridurrà in tanti frammenti più piccoli, fino a quando, un'ultimo colpo li dissolverà per sempre, rilasciando la già citata chiave. Raccogliendole il più velocemente possibile avremo un bonus punti, per guadagnarlo sarà sufficiente toccarle ed il punteggio attribuito sarà tra cinquecento e cinquanta punti; dipende da quanto siamo stati veloci a raccoglierle senza farle vagare per troppo tempo nello spazio, se non dovessimo riuscire a prenderle in tempo, spariranno come bolle di sapone nell'aria.
Al termine di ogni livello, dopo aver disintegrato tutto, UFO compresi, guadagneremo un bonus per la nostra precisione nel centrare bersagli con il minimo numero di colpi sparati espressi in percentuale, uno per gli UFO abbattuti ed infine un'altro generosissino bonus per il numero di chiavi raccolte per il valore del moltiplicarore. Quest'ultimo aumenterà, al massimo fino a dieci, ogni volta che un'intero oggetto viene totalmente distrutto, senza colpirne nel frattempo un'altro.
Il sistema solare sarà completamente ripulito dopo ventisei livelli, compresi i tre bonus round, dove avremo la possibilità di incrementare il nostro punteggio, raccogliendo le numerose chiavi contenute in alcune cassette degli attrezzi.
Il successivo round ci vedrà impegnati in una frenetica sparatoria per riuscire a sfuggire ad un massiccio attacco missilistico ed infine come ultima prova, dovremo riuscire a vivere per un determinato tempo, in una zona piena di asteroidi, senza nessun tipo di arma a disposizione. Un consiglio finale, se vostra madre o vostro padre o fidanzata/fidanzato o moglie/marito vi dirà di ripulire la stanza o di riassettare qualunque altra parte della casa, non fatelo a colpi di fucile, Space Junko è solamente un gioco!

L'App Store è un terreno fertile per i giochi arcade che non sono mai esistiti. Partendo dalla serie Progetto Minotauro di Jeff Minter, attraverso Geometry Wars ispirato a Robotron e dei suoi vari cloni, a giochi a scorrimento laterale in stile Mario come Pizza Boy, iOS è pieno di giochi che possono tranquillamente affiancarsi a qualsiasi
coin-op degli anni 1980. Space Junk è un'altra
variazione sul tema:.. Il suo cuore è Asteroids, l'unica differenza sostanziale è che bisogna ripulire livelli a tema di detriti e satelliti, al posto delle rocce. Confezionato in una classica grafica vettoriale con adeguati retro effetti sonori in stile ping-ping, è un brillante piccolo sparatutto. Ora lasciatemi in pace mentre vado a giocare ancora una volta...

Niente male davvero! Space Junk è il primo gioco di Upside Donws Games per iOS e dopo questo inizio promettente ci aspettiamo di conseguenza altri prodotti di analoga qualità. Impressiona favorevolmente la presentazione del gioco molto curata e spettacolare, anche se le istruzioni di gioco sono davvero misere, ma con un po' di pratica si riuscirà a capire come funzionano i vari bonus presenti nel gioco. Space Junk, come dicono gli sviluppatori stessi, è un omaggio ai retro-arcade, quindi non aspettatevi un gameplay originale, ma piuttosto qualcosa di molto collaudato (spara a tutto quello che vedi e raccogli oggetti bonus), con un grafica vettoriale favolosa includendo tutte quelle caratteristiche che ogni shooter deve assolutamente avere. I videogiocatori più abili non impiegeranno molto tempo per completare tutti i livelli, ma una certa longevità è assicurata da tre livelli di difficoltà ed una modalita survival ed ovviamente la voglia di migliorare sempre il proprio punteggio. Per ottenere punteggi elevati è necessario far incrementare il più possibile il moltiplicatore, distruggendo completamente un elemento alla volta senza mai colpire qualcos'altro raccogliendo il maggior numero di chiavi. Questa caratteristica costringe il giocatore ad una maggior concentrazione su quello che sta facendo rispetto ad un normale shooter, dove normalmente si spara alla cieca, rendendo ancora più interessante questo più che buono retro-shooter. I più conservatori potranno selezionare la modalità "Classic Arcade". Tutto sarà improvvisamente monocromatico.




















sabato 15 ottobre 2011

Zzap!Test: Hypership Out of Control!



















Con il powershot e la barriera non  temo pericoli!
spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all'esplorazione di strani nuovi mondi alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare laddove nessun uomo è mai giunto prima.
Iniziava così una famosa serie televisiva di fantascienza ambientata nello spazio, dove si raccontavano le avventure della nave spaziale Enterprise e del suo equipaggio. Sicuramente nelle sue decennali missioni, il capitano Kirk, non si è mai trovato in una situazione così pericolosa e disperata come quella del pilota della iper-nave, descritta nel gioco di Fun Infused Games. Certo, lo sappiamo tutti, dopo aver giocato in questi anni a migliaia di shoot'm up, abbiamo imparato una cosa da non dimenticare mai: lo spazio è un posto pericoloso anche per i piloti più esperti, ma quando durante un volo o missione esplorativa, improvvisamente l'acceleratore si blocca e pure il freno smette di funzionare, possiamo solo imprecare contro la sfortuna per poi cercare di dare il meglio di noi stessi, come abili piloti, perchè lo siamo davvero, evitanto tutte le insidie dello spazio, come enormi blocchi di cemento, rocce vaganti e mine disseminate da chissachì per qualche losco scopo.
Slow? Ma non ho più i freni!
Una cosa ancora funzionante c'è in questa cosidetta hypership: il doppio cannone laser. Efficace per sgombrare la strada, durante la corsa infinita, dalle rocce, mine spaziali e strane creature sconosciute che infestano lo spazio. Il laser, però è totalmente inutile contro le asteroidi di dimensioni davvero imponenti che troveremo fluttuare, tranquille e non curanti della nostra pazzesca situzione, così per i blocchi di cemento. Come fare allora? Nello spazio si può trovare di tutto e talvolta si possono trovare oggetti molto utili, in altre parole i classici power-ups, con i quali, per un tempo limitato, potremo  ridurre della metà la velocità della nave spaziale o al contrario, viaggiare all massima velocità, proteggerci con una barriera di energia, resistente ad un solo impatto contro qualunque cosa, diventare invincibili distruggento ogni cosa, andando contro a tutto e tutti. Ci sono potenziamenti anche per la capacità di fuoco. Raccogliendo una capsula gialla, l'iper-nave sparerà grossi proiettili in grado di frantumare qualsiasi ostacolo e inoltre possiamo trovare delle bombe in grado di ripulire in un solo instante tutto lo schermo.




La tipica tradizione dei giochi arcade della vecchia scuola, impone come principale obiettivo, il raggiungimento del punteggio migliore possibile e quindi, scalando posizione su posizione, cercare di essere sempre più in alto nella classifica dei migliori giocatori. Hypership Out of Control rispetta completamente questa antica tradizione, infatti il gioco è pieno di monete da raccogliore per incrementare il proprio punteggio. Ogni moneta raccolta, oggetto o alieno o di qualunque altra cosa si tratti, che viene distrutto, ha un proprio valore di base, moltiplicato per il numero indicato dal moltiplicare del punteggio. Quest'ultimo aumenterà fino a cinque al massimo, ogni cento monete gialle raccolte. Tutto serve a fare punti, anche semplicemente volando si guadagnano punti. Le monete rosse e principalmente quelle verdi vagono parecchi punti, 300 e 2000, invece quelle gialle, le più nemerose solo 50.
Qualcuno sa dirmi cosa ci fa un bradipo nello spazio?

Appena ho visto le prime immagini di questo gioco, ancor prima di provarlo, ho immaginato dovesse essere un vero retro arcade. Era solo un'impressione, ma appena lanciata l'applicazione sull'iPad, ebbene, l'impressione avuta è diventata una certezza.Ci sono davvero tanti elementi di un classico Arcade Game. L'invincibilità momentanea permette all'astronave di poter schiantarsi contro i gli elementi che normalmente sono ostacoli letali, distruggendoli tutti, sommando la superlativa simulazione di retro grafica, mi sono sentito proiettato indietro nel tempo, ai tempi di quando giocavo a Vanguard in sala giochi, dove anche li, era presente questa caratteristica, inoltre, la parte finale del percorso era in verticale, proprio come HOC.
I due giochi sono diversi, è vero, ma trovo queste piccole analogie, forse perché sono sempre stato legato a Vanguard e HOC me lo ha ricordato, ma con questo gioco, ognuno di noi potrà trovare richiami ad altri giochi    arcade del passato differenti, ancora presenti nella propria memoria, perché HOC è l'essenza di ogni arcade game di successo. Il sonoro è davvero azzeccato, anche se la musica dello schermo del titolo è piuttosto ripetitiva,  completato da ben quattro modalità di gioco e classifiche online (attributo moderno, ma si integra in modo discreto ad ogni gioco retro). Acquistatelo subito, scaricandolo da qui:
Hypership Out of Control.

domenica 9 ottobre 2011

Zzap!Test: Enforcer












Enforcer in modalità schermo verticale.

Questa è davvero un notizia fantastica per tutti i Commodoriani: Enforcer, l'ultimo shoot'm up per Commodore 64 realizzato da Manfred "The Master" Trenz nel 1992, è ora disponibile per iPad ed iPhone, pubblicato da Elite System, altrettanto nota software house, per aver pubblicato moltissimi titoli per i sistemi a 8-bit da metà anni 80 in avanti. A dire il vero, Enforcer non è il primo gioco di Trenz convertito per iOS, infatti è presente da tempo il remake di The Great Giana Sister, dove "Il Maestro" ha realizzato la grafica nella versione per C64. Al contrario di Giana Sister per iOS, Enforcer non è stato modificato, il gioco è identico alla versione originale, tranne per i comandi (a quando la porta joystick sull'iPad?) ed è stata tolta la possibilità di scrivere il propio nome nella tabella dei punteggi più alti. Quindi, se il gioco è identico al quello per C64 perchè non proporvi la recensione di Zzap! numero 85 di maggio 2002? E' l'ultimo numero di Zzap! in italiano esistente, reperibile solo online, dove anch'io ho dato il mio modesto contributo per la realizzazione. Ecco a voi!.
Vi siete mai fermati un attimo a pensare a quanti sparatutto avete giocato sul vostro C64? E vi siete chiesti in questo modo quante razze aliene avete sterminato con il vostro fido joystick? Eppure qualcosa è sopravvissuto... In qualche
recesso lontano dell’universo un impero extraterrestre ha atteso a lungo questo momento; eh si, dato che i videogiocatori terrestri non sono più quelli di una volta, tutti ormai assue-fatti da picchiaduro,survival horror e pokemon, pensano
bene di colpire il nostro pianeta in questo momento di debolezza. Ma voi siete diverso; Armalyte è il vostro credo,
Duello con il primo dei sei boss che dovremo affrontare.
Cybernoid la vostra bibbia e riuscite a finire IO con una solo vita! Certo che i riflessi non sono più quelli di una volta  e ci vorrebbe una buona ragione per togliere la polvere da quella stupenda astronave ad arma-mento progressivo che avete in garage. E se vi dicessi che questo shooter, oltre a essere il migliore per c64, è programma-to da Manfred Trenz, il geniale coder di Turrican, Giana Sisters e Katakis? Ehi, uscite da quella cabina di pilotaggio e fatemi almeno descrivere il gioco, quanta fretta! Enforcer vi vede ai comandi della succitata astronave attraverso 6 livelli di ultraviolenza orizzontale (ahh, quanto mi mancava questo concept!) strapieni di alieni, meteoriti e pericoli vari, guarda-ti a vista dal solito megaboss finale, gigantesco, duro e spettacolare come vuole la tradizione di Herr Trenz.
Cannoni sulle asteroidi? E chi li avrà messi proprio li?
 Dalla vostra avete un ridicolo laser caricabi-le premendo il fire del joystick e tre smart bomb, ma raccoglien-do i vari power up potrete dotarvi di pod, scudi, armi extra e bonus vari. Questi possono essere raccolti dai cadaveri degli alieni, oppure sparando in certe zone dello schermo potre-te rendere visibile un contenito-re che, se colpito ripetutamen-te, vi donerà svariati bonus (avete presente Turrican? Stesso discorso). Ma non pen-sate che sia una passeggiata, gli alieni sono dannatamente organizzati e vi attendono a tentacoli aperti (che schifo!). Comincerete nello spazio side-rale tra meteoriti e gigantesche astronavi, assalirete avamposti hi-tech facendo lo slalom tra i proiettili e attraversere città in rovina e complessi sotterranei fino ad arrivare al pianeta madre degli invasori, un inferno biologico e pulsante che fareb-be invidia a Giger per affrontare l’imperatore alieno in persona in una battaglia mozzafiato. Siete pronti a sterminare gli E.T. per l’ultima volta?
 
Versione iPhone
 
iPhone, $0.99
Purtroppo Enforcer soffre dei limiti di ampiezza del display dell'iPhone: è difficilmente giocabile in modalità schermo orizzontale, nonostante la possibilità di riposizionare i tasti o il joypad. Meglio optare per la posizione verticale, ma così facendo, lo schermo si riduce a meno della metà, ma almeno è giocabile. Di contro, con un'area di gioco così misera, il gioco diventa tremendamente difficile, fiaccando dopo qualche partita, l'entusiasmo di avere tra le mani un shooter tra i migliori mai prodotti per computer   8-bit. Peccato davvero, un capolavoro non adatto o meglio, non adeguatamente adattato all'iPhone.
Overall: 67%
Capita raramente di vedere conversioni così perfette! Tutti noi che abbiamo posseduto un C64 possiamo solo ringraziare Elite per i giochi prodotti in passato (anche per ZX Spectum), e per questa fedelissima versione di Enforcer, arricchita dalla possibilità di poterla giocare con l'iPad in posizione verticale, dove il gioco è visualizzato all'interno di un monitor virtuale, oppure nella visuale a schermo pieno in orizzontale. Oltre a questa caratteristica, possiamo scegliere se giocare alla versione normale o in modalità cheat. Possiamo infine scegliere di personalizzare i comandi e leggere una esaudiente scheda su Manfred Trenz. La cosa misteriosa, è il fatto che non è mai menzionato, nemmeno nell'Apple Store, il C64, ma si parla genericamente di computer a 8-Bit. Il gioco era fantastico sul C64 e anche ora, dopo 19 anni, mantiene inalterati tutti i suoi pregi. Da acquistare senza esitare, ad un costo decisamente modesto potete portarvi sul vostro iPad un pezzo di storia dei videogiochi. Ora mi aspetto Katakis/Denaris, Turrican I e II. Chissà, mi accontenterei anche del solo Katakis...
Scaricate il gioco da qui: Enforcer HD.
oppure la versione in tedesco: Enforcer DE HD.
 
 

sabato 8 ottobre 2011

Zzap!Test: Planet Protector


 
 
 
 
 
 
  


Lo schermo del titolo ricorda i vecchi arcade nipponici.
Statisticamente pare essere la minaccia numero uno nel mondo video ludico: l'invasione del proprio pianeta da parte di altre forme di vita intelligente che non altro di meglio da fare che conquistare, distruggere, sottomettere e così via.
Alieni solitamente dotati di intelligenza e tecnologie superiori, fortemente armati che, prima o poi, riusciranno a vincere la guerra contro il nemico che si sono scelti. Guarda caso, noi siamo sempre dalla parte dei più deboli e di quelli destinati a soccombere. Proprio così, in Planet Protector, siamo l'ultimo baluardo e dovremo difendere (inutilmente) il pianeta da una serie di astronavi aliene, che senza apparente motivo hanno deciso di distruggere completamente il nostro pianeta.
Perchè dovrei divendere un pianeta completamente deserto?
Al centro dello schermo ci siamo noi, a bordo di una strana nave spaziale, che, pur essendo dotata di un paio di reattori, può solo ruotare intorno alla perficie del pianeta bidimensionale, compiendo movimenti circolari a destra e sinistra, tipo Tempest, per intendeci, sparando all'esterno, verso lo spazio che circonda il pianeta,  verso i nemici con l'arma principale.  Gli alieni hanno forme particolari, alcuni ricordano pipistrelli, ragni, batteri, altri sono dei più classici dischi voltanti, ma tutti, una volta distrutti rilasciano degli otteggi bonus, che attratti dalla forza di gravità del pianeta, precipitano verso di esso (forse è proprio la fortissima forza di gravità ad impedire alla nostra nave di abbandonare la superficie dell'inospitale corpo celeste).
Homing shot! Non ne resterà nemmeno uno, forse.. 
Gli oggetti possono essere dei bonus punti o potenziamenti dell'armamento, ma solo per un breve periodo di tempo. I bonus punti sono rapprensentati da una moneta con una "P" all'interno, quando raccolta con la propria navetta  frutterà 100 punti, ma se riusciremo a prenderle in successione, il punteggio del bonus si raddoppierà ogni volta: infatti la seconda moneta vale 200, la terza 400, poi 800, 1600, 3200 ed infine il valore dalla settima moneta in avanti sarà sempre 5000 punti. Nel caso la catena si dovesse interrompere, il valore tornerà ad essere quello iniziale di 100 punti. Un'oggetto con il simbolo di un missile, permetterà di sparare diversi razzi auto centranti, che non mancheranno nemmeno un'alieno, il terzo ed ultimo powerup è un triplo sparo a ventaglio ,
Missione fallita, il pianeta sta per esplodere, abbandonare la zona!
utile per compiere veri e propri massacri a nei livelli avanzati quando lo spazio sarà completamente infestato da creature ostili.
Gli alieni non sono armati e per loro l'unico modo possibile per distruggere il pianeta è quello di schiantarsi contro. Ogni collisione farà perdere parte dell'energia vitale, indicata in altro a destra da una barra decrescente colorata, dove il verde indica uno stato di salute buono, con il giallo è meglio prestare molta attenzione per cercare di evitare ulteriori collisioni tra alieni e pianeta, il rosso indica l'imminente esplosione e fine del gioco. Potremo usare la navetta come scudo al pianeta, in quanto, se un alieno dovesse finirci addosso, non avremo nessun tipo di danno, solo un paio di secondi di immobilità assoluta, ma nello stesso tempo non potremo fermare gli altri alieni-kamikaze, che potranno piazzare i colpi finali al desertico ed apparentemente inabitato pianeta. 
Per scaricare il gioco, doppio click qui: Plantet Protector.





lunedì 3 ottobre 2011

Pixel Whirled © 2011 Luke Zbihlyj - Holmade Games, $0,99, iPhone, iPod touch, and iPad.

A retro arcade shooter... with a twist!

Il terribile pirata.
A volte è necessario prendere difficili decisioni contro il proprio i propri principi, a patto che poi serviranno al bene collettivo. E' proprio il caso di due nemici giurati, come pirati e ninja, convocati da un'altra dimensione, costretti a mettere da parte le proprie differenze ideologiche e morali e unirsi per combattere contro un nemico comune, per salvare Pixel World da una minaccia che si pensava non potesse più tornare. Molti anni prima, ci fu una guerra tra Pixel World e i malefici Evil Sprites, questi ultimi, furono sconfitti e bantiti per sempre da ogni luogo conosciuto del mondo Pixel, ma gli avidi Evil Sprites, desiderosi di conquiste, tornaro. Solo due forti e abili guerrieri come i ninja ed i pirati possono salvare il mondo libero, felice e colorato da questi invasori. Da qui la decisione di obbigarli a cooperare per il bene di tutti.

Nella foresta, contro scimmie e ragni giganti.
La stranezza di Pixel World è quella di  avere un doppio lato, come se esistessero due mondi, uno è l'immagine speculare dell'altro, ma entrambi reali. Un pirata difenderà una zona, il ninja difenderà l'altra. Controllando ad esempio il pirata, vedremo in trasparenza anche il lato di mondo dove si trova il ninja, ovviamente sottosopra rispetto a quello del pirata, e viceversa.
Gli Evil Sprites saranno disposti su tre file e si muoveranno da sinistra a destra tutti insieme, una volta raggiunto il lato destro, si muoveranno verso sinistra avvicinandosi al suolo, continuando così fino a cercare di raggiungere il terreno, esattamente come accade in Space Invaders, con l'unica differenza che non spareranno. Se raggiungeranno il suolo, Pixel World, sarà conquistato ed il gioco finirà, indipendentemente dal numero di vite ancora disponibili. Come detto i nemici non sono armati, pirata e ninja sì: il pirata sparerà proiettili dalla sua pistola a pietra focaia, il ninja lancerà verso i nemici le lame rotanti (shaken). Sembrerebbe un confronto impari, anche se più numersi gli Evil Spites cadranno sotto i colpi delle armi dei nostri eroi.
Palloncini e pagliacci!
Verissimo, ma non dimentichiamoci che i due mondi sono speculari, gli invasori attaccano in entrambi i lati contemporaneamente, mentre noi possiamo controllare solo un personaggio alla volta.
I due potenti guerrieri possono muoversi sul terreno a destra e sinista, fino ai lati dello schermo e per cambiare personaggio è necessaro ruotare il proprio dispositivo, sì, proprio così, dovremo ruotarlo per passare da un lato all'altro del livello di gioco, sparando, cercando anche di colpire gli oggetti bonus che ogni tanto compariranno. Una sfera gialla con un punto interrogativo, regalerà un bonus punti casuale da cento fino a mille punti, un cuoricino aumenterà di una unità, le tre vite disponibili ad inizio gioco. Gli oggetti bonus compariranno sempre dal lato destro in alto dello schermo. I nemici hanno un valore di punti maggiore se saranno colpiti in prossimità del terreno, ma questa strategia per ottenere un punteggio elevato è piuttosto rischiosa, perchè un bersaglio mancato proprio mentre si accinge ad atterrare, farà terminare il gioco.
Scansafatiche! Pensavate di aver già finito ?
Pixel World è composto da otto scenari, sarà necessario annientare tutte le orde di Evil Sprites invasori per poter giungere al castello reale, dove saremo ringrazianti dalla Principessa Autumn per nostro eroico operato, ma verremo informati che il lavoro è solo a metà: per vincere la guerrà sarà necessario ripercorrere ancora una volta tutti gli otto livelli dall'inizio, solo così salveremo per sempre Pixel World. Nella successiva partita, avremo la possibilità di selezionare due nuovi  personaggi con i quali affrontare gli invasori: la principessa Autumn e Monky Jack, due buoni amici che questa volta si uniranno spontanemente nella lotta contro i cattivi, senza essere obbligati come i loro predecessori. Siete voi l'ultima speranza di sopravvivvenza, in quanto, con buona probabilità, il pirata è tornato nell'isola di Tortuga nel Mar dei Caraibi a godersi la ricompensa ricevuta e continuando ad abbordare navi, il ninja è in Giappone a compiere le sue cruente missioni segrete.










Pixel Whirled per iOS è una conversione di un retro-arcade, dallo stile 8-bit, per Xbox realizzato da Holmad Games nel 2009, dove grafica e sonoro sono riprodotti alla perfezione, con qualche differenza nello schermo del titolo e nella parte di schermo dove sono visualizzati i dati statistici della partita in corso. Nella versione Xbox si utilizzano i caratteri degli arcade anni ottanti, rendendolo maggiormente classico nell'impatti visivo. Per iOS invece c'è qualcosa in più: oltre al Game Center, c'è la possibilità di ruotare fisicamente il dispositivo Apple in nostro possesso per passare il controllo da un personaggio all'altro, cosa ovviamente impossibile nella versione Xbox. La soluzione è davvero originale e divertente, ma dopo qualche partita, specialmente con un iPad, si sente la necessità di poter selezionale i personaggi premendo un tasto virtuale, senza più ruotare la periferica, ma solamente la videata, esattamente come nella versione originale. Il gameplay è davvero classico, riprende lo schema di Space Invaders, con il tocco geniale dei livelli speculari da ruotare in continuazione, tanti personaggi divertenti (inclusi i cattivi). Un gioco davvero ben realizzato, di alta classe, ma purtroppo, molto facile da completare, dalla longevità troppo bassa, aggravato dalla possibilità di poter continuare al termine di una partita o di poter riprendere dall'ultimo livello giocato, una volta lanciata l'applicazione. Peccato, ma fin che dura è un gioco molto divertente.
Il link per il download di questo retro-shooter: Pixel Whirled.



sabato 1 ottobre 2011

GoatUp © 2011 Llamasoft Ltd, $ 1.99, iPhone 3GS, iPhone 4, iPod touch (3rd generation), iPod touch (4th generation), and iPad.



This is the first platform game we’ve ever done. J.Minter.





Quasi quasi non ci credo. Anzi, se non lo vedo non ci credo. Mi hanno detto che Llamasoft ha pubblicato un nuovo gioco. E fin qui, nessuna notizia eclatante, ma il nuovo gioco è un platform! E allora? Un platform, che cosa avrà mai di tanto speciale? Il mondo dei videogiochi è pieno sin da tempi remoti di platform, ma questo ha davvero qualcosa di particolare, di unico. Unico è la parola giusta! Ecco perchè: dalla data di fondazione di Llamasoft, risalente al lontano 1982, Yak non aveva mai creato un gioco di questo tipo, GoatUp, è il suo primo in assoluto e per ora unico. Non smette mai di sorprenderci il buon Jeff, quindi non potevo assolutamente farmi scappare l'occasione di scrivere queste righe per recensire il gioco e posso annunciare con orgoglio e senza possibilità di smentita: "Ladies and Gentleman, ecco a voi per la prima volta su Zzap!iOS Retrogames, il primo platform game di Jeff Minter, detto Yak!".
Per i pochissimi che non conoscono Yak, ovvero Jeff Minter, stiamo parlando un un pioniere nel campo del videogioco. Ricordo perfettamente  quando, dopo aver atteso il lungo caricamento del nastro del C64, la mia sorpresa nel giocare a "Attack of the mutant Camels". Uno shooter veloce, dai forti colori e dagli eccellenti ed originali effetti sonori, preferendolo per parecchio tempo a molti coin-op del quel periodo. Altro prodotto Llamasoft  degno di nota per Commodore Vic-20 fu Metagalactic Llamas Battle at the Edge of Time, gioco che mi ha tenuto incollato al joystick, durante lunghi pomeriggi di battaglie contro i malefici ragni galattici. Mi sono perso nei ricordi, ma torniamo immediatamente all'argomento principale. GoatUp è appunto un platform, dove la protagonista è una capra, come è facilmente intuibile dal titolo del gioco, che dovremo guidare sulle piattaforme presenti sullo schermo. 
Il gioco è suddiviso in varie aree, riconoscibili dal diverso paesaggio, che raggiungeremo proseguendo nella nostra infinita  scalata verso l'alto. Inizialmente si parte in un'aera di verdi e abbondanti pascoli, dove la capretta potrà cibarsi correndo qua e la, mangiando in continuazione, per far questo è sufficiente  farla camminare. Improvvisamente, dal terreno compariranno dal nulla degli oggetti, tra i più svariati ed improbabili che si possano immaginare, rappresentanti, nella maggior parte dei casi, dei bonus punti, il cui valore dipenderà da quante piattaforme avremo scalato fino al quel momento, altri daranno poteri speciali da super-goat, l'invincibilità, la capacità di volare, altri oggetti  rallenteranno il movimento delle piattaforme e così via. Totalizzeremo punti anche semplicemente camminando e conseguentemente brucando l'erba, visto che le due azioni sono collegate. Una capra, come tutti sanno, può compiere balzi notevoli, caratteristica decisamente utile, in quanto le piattaforme scorrono verso il basso e se non riusciremo a portarci abbastanza in alto, sprofonderemo per sempre nel lato inveriore dello schermo perdendo la vita ed il gioco avrà termine. Brucare, saltare sulle piattaforme più alte, raccogliere i bonus. Tutto qui? Ma certo che no! Lo scopo principale del gioco è riuscire a procreare, così da avere tanti piccoli capretti, che seguiranno ogni movimento della madre come un'ombra. Come fare tutto questo? Basterà individuare il caprone (il maschio della capra) posto su una delle piattaforme, che dimostrerà il suo interesse nei confronti della capra con dei cuoricini rossi ben visibili.
A questo punto basterà raggiungerlo e sentiremo l'inconfondibile schioccare di labbra che baciano. Il capro sparirà, regalandoci un bonus punti, e poco dopo avrer mangiato un po' di erba, un piccolo capretto comparirà senguendoci. Più piccoli avremo più saremo facilitati nel gioco, perchè potremo usarli come una specie di frusta, per distruggere i nemici che incontreremo durante il viaggio, nei livelli più avanzati.
Praticamente tutti gli elementi del gioco contribuiranno ad incrementare il punteggio, già detto delle piattaforme, oggetti e caproni, guadagneremo punti distruggendo mostri, minando e facendo esplodere i ponti dove passeggiano allegramente stravaganti e letali creature, che arrivano direttamente da vecchi e gloriosi platform del passato a 8-bit.
Al temine del gioco, potremo vedere le statistiche della nostra partita e quelle globali, con il numero di oggetti raccolti, la piataforma più alta raggiunta ed il numero di caproni baciati. Hi-Score globale, locale e opzioni, sono visibili nella schermata dei titoli di questo primo platfom game di Llamasoft.
Il primo storico platform game di Llamasoft, può essere scaricato qui: GoatUp.